L’Associazione Ispettori Revisione Mezzi Pesanti ha scritto una lettera al neo Direttore Generale per la Motorizzazione, Ing. Stefano Fabrizio Riazzola. Con la lettera, chiedono un incontro con l'obiettivo di scrutinare i veri motivi che ostano all’impiego degli Ispettori Autorizzati alla revisione dei mezzi pesanti. Nonostante la conclamata carenza di personale che comporta livelli di servizio offerto non adeguato alle esigenze della domanda, molti UMC si ostinano a non impiegare personale (Ispettori Autorizzati) disponibile e legittimato ad operare nei centri 870 in forza dell’art. 19-bis, D.M. 446/2021 e s.m.i..
In tutto il centro-sud Italia nessun UMC, con l’eccezione di Napoli, impiega gli Ispettori Autorizzati.
Ci sono Regioni, però, dove il 70% delle revisioni, prenotate nei termini, è evaso ben oltre il termine di scadenza delle stesse, per effetto delle lunghe liste di attesa che, secondo i dati dello stesso MIT, si attesterebbero in media a 100 gg.
Le stesse Regioni dove per conseguire la patente, i candidati, stando agli articoli di stampa, devono attendere circa un anno. D’altro canto, gli Uffici della Motorizzazione, per la revisione dei veicoli industriali, impiegano prioritariamente ex funzionari in pensione rispetto agli Ispettori Autorizzati (giovani lavoratori autonomi abilitati dal MIT). Un modus operandi che fa si che il pensionato tolga il lavoro al giovane e che mina i principi della società
Per questo motivo, AIR M.P., in relazione alle revisioni dei “veicoli pesanti merci” (non ATP e non ADR), ha chiesto di essere ricevuta dal Direttore Generale per un confronto sui motivi che ostano all’impiego degli ispettori Autorizzati ed evidenziare alcune criticità.
La lettera inviata al neo Direttore Ing. Stefano Fabrizio Riazzola.