Il mese di novembre ha registrato un calo del 19,7 per cento per il mercato dei veicoli rimorchiati (dati UNRAE) rispetto allo stesso mese del 2023 (1.154 unità immatricolate verso 1.436). A novembre sono stati immatricolati appena 1.154 mezzi rimorchiati, con una perdita di oltre 280 unità rispetto allo stesso mese del 2023.
Michele Mastagni, Coordinatore del Gruppo Rimorchi, Semirimorchi e Allestimenti di UNRAE,
ha commentato l'attuale situazione del comparto: "I dati di mercato evidenziano una tendenza negativa che appare ormai inarrestabile senza interventi tempestivi ed efficaci da parte del Governo. In questo scenario, il tasso di rinnovo del parco veicolare cala drasticamente, facendo prevedere un ulteriore aumento dell’età media dei veicoli, oggi pari a 17,3 anni, con inevitabili ripercussioni sui livelli di sicurezza stradale. Le soluzioni proposte da UNRAE per risanare le criticità del comparto sono ben note da tempo. È fondamentale istituire un Fondo pluriennale per il rinnovo del parco circolante, dotato di risorse pari almeno a 70 milioni di euro fino al 2028. Inoltre, non è più rinviabile l’adozione di misure disincentivanti per i veicoli vetusti, basate sul principio «chi più inquina più paga». Tali interventi potrebbero includere differenziazioni nelle tariffe autostradali, nei contributi per le accise, nelle tasse di possesso, oltre a divieti di circolazione e limitazioni al carico".
UNRAE ha sottolineato inoltre l’urgenza di sanare la lacuna normativa che impedisce in Italia la circolazione dei c.d. Eurotrailer, autoarticolati fino a 18,75 m. Sebbene la modifica al Codice della Strada che ne autorizza la lunghezza sia in vigore da oltre tre anni, il mancato aggiornamento del Regolamento di esecuzione continua a rappresentare un ostacolo.
"L’autorizzazione alla circolazione di questi veicoli, già adottata con successo in diversi Paesi europei, porterebbe benefici significativi, tra cui: riduzione delle emissioni, inferiore congestione stradale, migliore distribuzione dei carichi e maggiore competitività per le imprese. Confidiamo, quindi, in un intervento rapido e risolutivo che allinei la normativa secondaria alla legislazione vigente, favorendo così l’adeguamento dell’Italia agli standard già adottati in ambito europeo”, ha concluso Mastagni.