ANITA è soddisfatta della posizione raggiunta dal Parlamento europeo sulla revisione della direttiva che disciplina i limiti di peso e dimensioni dei veicoli pesanti utilizzati nel trasporto di merci con l'obiettivo di incentivare l'utilizzo di mezzi a emissioni zero.
"La revisione della Direttiva rappresenta un passo fondamentale per riconoscere le sperimentazioni condotte dagli Stati Membri e diffondere l'utilizzo degli European Modular System sul territorio comunitario" - ha dichiarato il Presidente di ANITA Riccardo Morelli. "Il voto esprime una concreta apertura verso le innovazioni e i benefici connessi già ampiamente dimostrati nei Paesi dove tali sistemi modulari circolano ormai da diversi anni, come nel caso della Germania che li utilizza dal 2015 o da altri Paesi europei quali ad esempio la Spagna, il Portogallo, il Belgio e l'Olanda."
"Siamo soddisfatti – ha continuato Morelli – anche in virtù del fatto che la nostra Associazione, da sempre, ha proposto alle istituzioni nazionali la sperimentazione degli EMS su specifiche tratte, anche prevedendo il loro utilizzo nelle operazioni di trasporto intermodale. Occorre ora trovare le sinergie con il mondo ferroviario per esplorare le condizioni di impiego di questa soluzione di trasporto, nell'ottica dello shift modale. Ora ci auguriamo che il Consiglio confermi questa posizione"
Morelli ha espresso il suo parere anche riguardo il coordinamento delle politiche sulla mobilità delle merci, nell'ambito dell'iniziativa "Logistica e scambi commerciali. Sfide e prospettive tra Svizzera e Italia", organizzato dall'Ambasciata di Svizzera in Italia con la collaborazione di ANITA e Fermerci. Dichiarando, quindi: "Per il sistema logistico italiano il coordinamento delle politiche e degli investimenti che insistono sull'arco alpino rappresenta l'unica possibilità per garantire le opportunità di interscambio delle merci tra il nostro Paese e gli altri Stati membri, anche nell'ottica di una centralità geopolitica del Mediterraneo, soprattutto del Nord Africa, rispetto ai flussi commerciali intrattenuti con il resto del Mondo. A questo proposito ringrazio l'Ambasciata di Svizzera in Italia per questa importante opportunità di confronto e colgo l'occasione per lanciare un appello ai Paesi che hanno sottoscritto la Convenzione delle Alpi: ricerchiamo la loro disponibilità per un maggiore coordinamento delle politiche sulla mobilità delle merci, soprattutto per superare blocchi nel passaggio delle merci. Questo è l'oggetto di un Piano di emergenza proposto da ANITA e già presentato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e al Parlamento europeo, mirato ad individuare soluzioni condivise nella logistica transalpina".
"A proposito di sostenibilità – ha concluso il presidente di ANITA – il comparto sta mettendo in campo uno sforzo eccezionale mirato alla promozione dell'intermodalità e alla salvaguardia dell'ambiente: dai veicoli di ultima generazione ai biocarburanti, le imprese dell'autotrasporto stanno investendo nella decarbonizzazione delle flotte per raggiungere una significativa contrazione delle emissioni funzionale agli obiettivi fissati dall'UE. Un impegno considerevole che deve essere sostenuto anche dal punto di vista economico-finanziario".