Veicoli commerciali, a novembre +51,7%Crisci: "Occorre rivedere lo schema incentivi che non funziona"






Crescita del 51,7% dei veicoli commerciali nel mese di novembre. Si registrano 19.150 immatricolazioni contro le 12.623 unità del 2022 nel medesimo mese.
Nel 2024 invece il comparto dovrebbe risentire degli impatti del rallentamento del ciclo economico, che inciderà in particolare sugli investimenti, attesi in calo. Sarà invece influenzato positivamente da gare per il rinnovo di grandi flotte e da una certa disponibilità di contratti inevasi, per cui si ipotizza per il 2024 una crescita del 2,6% con 205.000 veicoli immatricolati.
Nessun cambiamento per il fondo incentivi per i veicoli elettrici che, a poche settimane dalla fine dell’anno, presenta ancora un avanzo del 92,0%, che fa prevedere un residuo inutilizzato di 13,7 milioni sui 15 milioni complessivi di dotazione.
La transizione energetica si è incagliata anche nel comparto dei veicoli commerciali, e l’accoglienza molto fredda degli incentivi dimostra che il relativo schema non sta funzionando e richiede una opportuna revisione, come chiediamo da tempo”, ha dichiarato il Presidente dell’UNRAE Michele Crisci.
Le nostre proposte in proposito – ha proseguito Crisci - prevedono: l’eliminazione dell’obbligo di rottamazione per i veicoli elettrici; l’estensione ad alimentazioni diverse dall’elettrico, compreso il diesel, a fronte di rottamazione, con importi decrescenti in funzione dell’alimentazione e della massa; l' estensione alle società di noleggio, canale che può contribuire ad accelerare la transizione energetica”.
Secondo il Presidente dell’UNRAE è necessaria la diffusione di infrastrutture di ricarica, accordando un credito d’imposta al 50% per gli investimenti privati in ricariche fast (oltre 70 kW) dal 2023 al 2025.