ANITA ha apprezzato le iniziative avanzate dal Ministro Salvini sulla situazione dei valichi alpini.
Il deragliamento del treno al San Gottardo, la chiusura del Traforo del Frejus per la frana nella regione della Maurienne, la annunciata chiusura del Monte Bianco, le annose restrizioni sul corridoio del Brennero confermano infatti la fragilità del trasporto internazionale di merci su strada e per ferrovia su tutto l'arco alpino e i conseguenti effetti negativi sull'economia e sul territorio che ne derivano.
"Per la nostra Associazione il fluido attraversamento dell'intero arco alpino è una questione che merita di essere posta al centro dell'agenda politica nazionale, in quanto di cruciale importanza per il settore del trasporto e dell'industria italiana. Siamo un Paese che intrattiene intensi scambi commerciali con gli Stati dell'UE e le Alpi rappresentano la connessione fisica tra i mercati produttivi e di consumo, italiani ed europei" - ha dichiarato il Presidente di ANITA Riccardo Morelli.
Negli scorsi mesi, ANITA aveva organizzato il convegno "Le Alpi al centro delle politiche di trasporto per la competitività dell'economia italiana" proprio per discutere con le istituzioni e gli operatori del trasporto dei delicati equilibri che governano la mobilità delle merci sull'arco alpino.
"Abbiamo un problema serio da affrontare per garantire gli interscambi ed evitare il rischio di isolamento del nostro Paese dai mercati europei – ha proseguito Morelli – e bene ha fatto il Vicepremier e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini ad affrontare il tema a 360°, guardando sia al versante francese, sia a quello austriaco e lo invitiamo a valutare l'attivazione di un corridoio straordinario con la Svizzera quantomeno per gestire situazioni di emergenza come quelle attuali. Permangono inoltre la necessità di un ruolo incisivo delle Istituzioni europee nel coordinamento delle politiche degli Stati interessati dall'attraversamento delle Alpi, così come le esigenze di ammodernamento e sviluppo delle infrastrutture stradali e ferroviarie da soddisfare per centrare gli obiettivi europei sulle TEN-T, sullo shift modale e sulla diffusione di una mobilità green."