Già pochi giorni dopo la presentazione di Misano in Iveco era chiaro che si trattava di una riedizione che aveva colto nel segno. L’Iveco S-Way “prestato” ai nostalgici del mitico trattore commercializzato dalla rete Iveco dal 1984 in poi è richiestissimo, con grande soddisfazione del responsabile truck del mercato Italia, Alessandro Oitana.
Il nome ufficiale del veicolo è Iveco S-Way TurboStar Specil Edizion, a sottolineare la linea di continuità tra quel mezzo tra i primi progettati dal costruttor italiano e il suo attuale pronipote.
Ecco Oitana: “L'edizione speciale dell'Iveco S-WAY dedicata a un'icona del passato, il TurboStar, e a una del presente, l’S-WAY, unisce da un lato un'eredità importante, dall'altro la sua capacità di innovazione, e rappresenta idealmente il lavoro di squadra che da sempre ci contraddistingue”.
La special edition è equipaggiata con motore Cursor 13 da 570 Cv, un nuovo telaio completamente ridisegnato e progettato in base alla robustezza e alla versatilità di montaggio, cambio automatizzato HI-TRONIX 12 marce, spoiler superiore e laterale, fari Full led, Driving Style Evaluation e Driver attention support, misuratore pressione pneumatici integrato (TPMS), climatizzatore a regolazione automatica e Parking Cooler. L’S-Way TurboStar è dotato di Infotainment con navigatore e Iveco Driver Pal, Connectivity box 4G, e sistema di guida predittivo IVECO Hi-Cruise.
Citazioni ovunque
Il layout grafico dei veicoli anni Ottanta è stato reinterpretato in chiave moderna, con la doppia colorazione rosso TurboStar e grigio tecnico metallizzato. Lungo la cabina sono stati ripresi i colori classici del brand dell’epoca, giallo, osso e blu, adattati alle forme dell’S-WAY.
Per rendere omaggio all’eredità della gamma Turbo, pioniera anche dal punto di vista della personalizzazione, è stata riproposta una serie di accessori già presenti sui veicoli dell’epoca, con l’aggiunta di barre cromate sulle parti posteriori della cabina e sotto le carene laterali, oltre ai cerchi e alla maniglia porta cromati. Inoltre, la grigliatura del finestrino posteriore, disegnata appositamente per ampliare la luminosità all’interno del TurboStar, è stata ricreata sulla parete laterale della cabina. Sull’edizione speciale dell’Iveco S-WAY sono stati inseriti degli arricchimenti con effetto metallico sulla calandra e sugli specchi retrovisori, bull bar su paraurti e bull bar su tetto con fari addizionali, per creare un connubio tra l’heritage del TurboStar e il fenomeno S-WAY.
All’interno ecco il velluto anni Ottanta!
L’atmosfera vintage dell’ambiente originale del TurboStar è stata rivisitata in chiave moderna anche per quanto riguarda gli interni. Per i sedili è stato utilizzato il velluto, materiale originale del TurboStar, di colore rosso in abbinamento alle scelte cromatiche adottate per gli esterni, con doppie ribattiture in grigio chiaro. La plancia è stata arricchita da inserti caratterizzati da una rivisitazione del logo, ricamato su sedili, cuscini e materassino, e presente in cromo satinato sul vano portaoggetti.
Un po’ di storia
Nel 1982 i prototipi del TurboStar girano sulla pista Iveco di Ulm, in Germania, in Finlandia (Ivalo) e a Nardò. Presentato come erede della serie Iveco Turbo nell’84, il TurboStar è destinato al lungo raggio, completamente ridisegnato nel telaio e con una cabina particolarmente curata dal punto di vista del comfort, e nella griglia ricorda un altro mito, il 190.38 Special.
La prima gamma TurboStar comprende un “sei cilindri” (“190.33” poi sostituito da un “36”) e un “V8” (“190.42”). A fine anni Ottanta, ai due si aggiunge il “190.48”, il più potente dei “T-range” di serie. Nel 1992 viene commercializzato il “190.48 Special HP”, con meccanica invariata e una notevole dotazione di serie, che comprende decorazioni specifiche e selleria in pelle.
Prodotto in oltre 50.000 esemplari, il TurboStar è stato uno degli autocarri Iveco più venduti in Italia.