Le funzionalità Safe Driving, parte del più ampio programma Iveco ON, l’ombrello telematico di chi viaggio con i veicoli del marchio torinese, sono statestudiate per incrementare la sicurezza alla guida, grazie alla capacità di integrare, istante per istante, tutti i parametri che possono creare situazioni di rischio e pericolo.
Il sistema di bordo misura una serie di Indicatori chiave di prestazione (KPI), generando report mirati utili anche e soprattutto per “imparare” uno stile di guida sicuro, ma che serve ai fleet manager per promuovere una cultura di guida sicura all'interno delle proprie aziende.
La soluzione Safe Driving affronta il problema dell'errore umano, di gran lunga la principale causa degli incidenti stradali, puntando ad ottimizzare la consapevolezza dei rischi da parte del conducente, e riducendo di conseguenza il rischio di incidenti, lesioni e danni alle merci trasportate o al veicolo, ma soprattutto agli autisti e agli utenti della strada. Il portale Iveco ON consente di accedere facilmente alle funzionalità Safe Driving, disponibili su Iveco S- Way e sugli attuali modelli Daily con un Connectivity Box.
Fabrizio Conicella, Digital lead: “In Iveco siamo alla costante ricerca di nuovi modi per supportare i nostri clienti e migliorare la vita dei conducenti su strada. Le funzionalità e l'assistenza Safe Driving affrontano il problema della loro sicurezza, di fondamentale importanza, nel momento in cui si trovano su strada per portare a termine le missioni di trasporto. Come lo strumento Driving Style Evaluation li aiuta a guidare in maniera più efficiente, i report Safe Driving forniscono loro consigli utili per adottare uno stile guida sicuro”.
I report Safe Driving standard offrono una panoramica dei KPI misurati per la flotta e organizzati in tre categorie: Dynamics, che include indicatori su sterzate o manovre di accelerazione brusche, controllo della stabilità e uso del freno a mano durante la guida; Collision Risk, che analizza i comportamenti che indicano un possibile rischio di incidente, come frenate improvvise o una marcia a distanza non adeguata dal veicolo che precede; infine Compliance, con norme quali limiti di velocità e di orari di guida e peso massimo legalmente ammesso. Il gestore di flotte è così in grado di analizzare l'andamento della flotta, individuando le aree in cui i conducenti possono migliorare il proprio stile di guida con l'obiettivo di ottimizzare la sicurezza su strada.