Migliora la situazione sulle strade della Penisola. I dati elaborati da Aci e Istat relativi al primo semestre 2018 parlano di 82.942 incidenti con lesioni (il 3 per cento in meno dello stesso periodo 2017, in media 460 al giorno, 19 ogni ora), 1.480 morti (in flessione dell’8 per cento, 8 al giorno, 1 ogni 3 ore) e 116.560 feriti (meno 3 per cento, 645 al giorno, 27 ogni ora).
Un andamento confortante, se si tiene conto che nello stesso intervallo di tempo si è registrato un incremento di mobilità sulle autostrade in concessione: più 0,1 per cento per i veicoli leggeri - automobili e commerciali - e più 3,2 per cento per quelli pesanti.
È proprio in autostrada che si registra il calo più consistente delle vittime: ben meno 15,7 per cento. Diminuzioni significative anche su strade urbane (meno 8,3) ed extraurbane (meno 7 per cento).
Bisogna, tuttavia, tenere conto del fatto che l’analisi delle serie mensili degli ultimi 10 anni, elaborata da Aci, mostra che, nel secondo semestre dell’anno, il numero dei decessi è, in media, più elevato del 13 per cento rispetto a quello del primo, mentre l’aumento del numero di incidenti e feriti si attesta sul 4 per cento. Il motivo? Probabilmente la maggiore circolazione e un più elevato tasso di riempimento dei veicoli nel periodo estivo.
Sembra quindi difficilmente centrabile l’obiettivo europeo di un dimezzamento delle vittime della strada nel decennio 2011-2020. Rispetto al 2010 si segnala una riduzione dei decessi del 25 per cento mentre rispetto al 2001 il calo è del 55.