L’industria italiana dell’auto è composta di componentisti con una forte percentuale legata alla propulsione tradizionale a combustione interna.
Sarà tra i focus su cui si incentrerà la quarta edizione del Next Generation Mobility, in programma a Torino il 18 e 19 settembre. Si parlerà infatti di innovazione nella combustione interna un’intera sessione nella seconda giornata di lavori. Secondo il Global Automotive Outlook 2024 di AlixPartners l’elettrico si sviluppa lentamente, con tassi futuri piuttosto inferiori rispetto al passato (19% CAGR 2024-2030 contro il 61% annuo degli ultimi 3 anni), pur non avendo ancora raggiunto volumi e penetrazione “di massa” (quota BEV globale quasi al 13% nel 2024). L’arrivo di determinate tecnologie, come la fabbricazione additiva, le nuove leghe metalliche e ceramiche nei motori, l’IA applicata alle centrali di controllo della combustione avranno un impatto molto forte. Inoltre, le industrie cinesi più strutturate continuano a restare nel termico, anzi, “l’invasione” per ora è fatta di miniSUV benzina.
Le industrie di componentistica automotive italiane dovranno affrontare un'importante sfida per non perdere quote di mercato e giocare un ruolo attivo verso nuove aree geografiche in cui le grandi case sono alla ricerca di partner affidabili e di qualità.