ANITA ha presentato al Transpotec Logitec 2024 l'Osservatorio "Giovani Autotrasporto e Logistica", per porre rimedio alla carenza di autisti e addetti che minaccia il comparto.
Lo scorso anno, infatti, la figura dell'autista si è attestata al secondo posto della classifica per numero maggiore di assunzioni di difficile reperimento, mentre il 73% delle imprese nazionali attive nel segmento ha programmato assunzioni nello stesso periodo. Un andamento consolidato secondo Unioncamere – Excelsior, che nel primo semestre 2024 ha evidenziato come le assunzioni riusciranno a coprire meno della metà del fabbisogno reale di 65.430 posti di lavoro.
L'Osservatorio "Giovani Autotrasporto e Logistica" nasce quindi per incoraggiare l'accesso alla professione: conoscere le aspettative professionali delle nuove generazioni; sostenere l'uguaglianza di genere, favorendo l'inclusività e l'empowerment femminile; offrire un indirizzo informato alla forza lavoro di domani, creando un punto di incontro fra il sistema imprenditoriale e gli studenti; sensibilizzare le istituzioni nazionali rispetto alla mancanza di autisti, a beneficio del sistema economico e della collettività.
All'iniziativa, moderata dal Direttore di Uomini e Trasporti, Daniele Di Ubaldo e aperta dal Vicepresidente ANITA e Referente per l'Area Formazione, Natale Mariella, hanno partecipato Serafino Negrelli, Professore Ordinario di Sociologia dei processi economici e del lavoro presso l'Università degli Studi di Milano Bicocca; Antonello Fontanili, Direttore di Uniontrasporti; Roberto Di Marco, Vicepresidente dell'Albo dell'Autotrasporto e Orazio Maurizio Diamante, Segretario Nazionale FIT-CISL.
Natale Mariella, Vicepresidente ANITA, ha spiegato le finalità del progetto: "L'Osservatorio vuole rappresentare uno spartiacque capace di ridimensionare il fenomeno della carenza di personale nel settore. Nel nostro ruolo di osservatore privilegiato, vogliamo metterci al servizio dell'industria dell'autotrasporto merci, della logistica e delle istituzioni per individuare soluzioni, creare sinergie e suggerire politiche utili ad intraprendere un percorso che possa portare le imprese ad attrarre i giovani in un ambiente informato, equo e inclusivo, capace di accoglierli quale elemento fondamentale per il comparto".
Dopo il Vicepresidente è intervenuto Serafino Negrelli, Professore Ordinario di Sociologia dei processi economici e del lavoro presso l'Università degli Studi di Milano Bicocca che ha proposto un focus rispetto al disallineamento tra il mondo del lavoro e le aspettative dei lavoratori oggi: "Con riferimento al settore dell'autotrasporto, le imprese devono riorientare le loro politiche di miglioramento della qualità del lavoro per attrarre i giovani verso la professione. Devono quindi incoraggiare l'avvicinamento al mondo dei trasporti e della logistica, per mezzo di iniziative e attività capaci di ridisegnare la percezione che il settore esprime all'esterno".
Durante la tavola rotonda è intervenuto Orazio Maurizio Diamante, Segretario Nazionale FIT-CISL: "Per permettere ai giovani di avvicinarsi al settore le imprese devono ripensare e potenziare il proprio concetto di welfare". Roberto Di Marco, Vicepresidente dell'Albo dell'Autotrasporto, ha invece sottolineato come l'Istituzione si stia impegnando per ricostruire l'immagine del conduttore di mezzi pesanti attraverso campagne di comunicazione, come "Insieme per guidare il futuro" lanciata nell'estate 2023. "Accanto alle iniziative che mirano ad incidere sul percepito - ha precisato il Vicepresidente Di Marco - compaiono le azioni di sensibilizzazione: tra queste, il bando per accedere alle borse di studio fino a 2mila euro per il conseguimento delle patenti CE e di CQC; la campagna di formazione che propone moduli teorici e pratici per una guida sicura e ecosostenibile di mezzi performanti e sempre più simili ad astronavi. Inoltre, ci tengo a ricordare l'impegno per realizzare nuove aree di sosta sicure, con finanziamenti fino a 13 milioni di euro".
Natale Mariella ha risposto: "Per favorire l'inclusività e la presenza femminile occorre incoraggiare la cultura aziendale facendo ricorso a progetti di formazione che possano accrescere uguaglianza e cooperazione, portando a riconoscere la diversità di genere come un arricchimento complessivo per l'azienda. Promuovere merito e competenze è un altro strumento che porta a ridurre la disparità di genere. L'Osservatorio che abbiamo costituito potrà dare un grande contributo sul gender gap, poiché attraverso le attività di ricerca e monitoraggio sulla condizione della parità di genere nel settore potrà indirizzare le imprese ad adottare buone pratiche, potrà promuovere la formazione, la conoscenza e la cultura delle pari opportunità. Per noi l'Osservatorio dovrà contribuire a eliminare gli stereotipi di genere nel settore dell'autotrasporto e della logistica, facendo emergere tutte quelle positività che derivano dal lavoro al femminile anche nei confronti delle istituzioni".