LItio, siamo all'inizio di una battaglia per l'ambienteVolkswagen e Mercedes cercano di proporre un atteggiamento sostenibile. Ma il deserto, in Cile, grida vendetta





(descrizione)L’estrazione del litio dal terreno può avvenire in due modi: con l’attività mineraria e con la salamoia delle saline, cioè per affioramento. In entrambi i casi, si tratta di attività dal forte impatto ambientale, come testimonia una inchiesta del Guardian, ripresa da Internazionale, su quanto sta avveneno in Cile, il Paese con le più grandi riserve mondiali del materiale indispensabile per costruire le batterie ricaricabili e al secondo posto, dietro l’Australia, per produzione annua. Già evaporati, letteralmente, oltre 455 miliardi di litri d’acqua, soltanto in Cile, ma le prospettive parlano in breve di 1.500 miliardi di litri in un sito, il deserto di Atacama (Solar di Atacama), che il posto più arido del mondo.

Tentativi di dialogo

(descrizione)Ecco perché il Gruppo Volkswagen e Daimler cercano di mettere le mani avanti, insieme a Basf e a Fairphone, dando vita a una associazione di impresa nota come Responsible Lithium Partnership. Lo scorso anno il primo risultato è stata una indagine proprio in territorio cileno, dove una anziana ma indomita ambientalista, Sonya Ramos, si batte con la sua gente per salvare il deserto da morte sicura, ottenendo significativi risultati. L’ecosistema locale, come del resto chiarisce al riguardo Volkswagen, è estremamente fragile.

Eppure, il litio è indispensabile, parte essenziale dell’elettrificazione dei trasporti (per non parlare di computer, tablet e cellulari), e una estrazione sostenibile deve passare da una piena intesa con le autorità locali che dovrebbero, ma quando si parla di Sudamerica e Governi locali il condizionale è d’obbligo, salvaguardare gli interessi delle popolazioni indigene.

Una piattaforma comune

(descrizione)La soluzione suggerita dalle quattro multinazionali si chiama GIZ - Deutsche Gesellschaft für Internationale Zusammenarbeit (Società tedesca per la cooperazione internazionale) -  un'agenzia che opera nell’ambito dello sviluppo e coordinerà la partnership tra le aziende, trovando un terreno d'azione comune e costruendo una piattaforma multi-stakeholder tra tutti i soggetti interessati nell’area del Salar de Atacama: rappresentanti della società civile, comprese le comunità indigene, istituzioni governative, compagnie minerarie e altri.

(descrizione)Il compito di questa piattaforma sarà quello di facilitare la comprensione comune dello status quo e di definire una visione condivisa per le saline del Salar de Atacama, sviluppando un piano d'azione congiunto. L'obiettivo è migliorare la gestione delle risorse naturali a lungo termine e portare avanti le prime fasi di attuazione.

Lo scetticismo, alimentato da due secoli di proditorio e indiscriminato sfruttamento minerario dell’America del Sud, è legittimo, anche perché in questo caso la tematica ambientalista si scontra con una identica tematica ma di verso opposto (e molto, molto più potente), ovvero quella dell’elettrificazione del mondo.