IVA nei trasporti internazionaliIl Presidente di Federspedi: "inviatiamo le istituzioni a rivedere le Linee Guida"






Fedespedi (Federazione Nazionale delle Imprese di Spedizioni Internazionali) ha richiamato all'appello di 18 associazioni del settore logistico per rivedere Linee Guida del Comitato IVA.
Tra queste c'è anche Clecat, la federazione europea di riferimento per i Freight Forwarders, in supporto alla Petizione sottoposta al Parlamento Europeo dall'associazione danese 'Danish Shipping'. La Petizione chiede al Parlamento Europeo di rivedere le Linee Guida del Comitato IVA del 2019 e di affermare l’estensione della non imponibilità IVA per tutta la filiera del trasporto che concorre alla realizzazione delle operazioni di spedizioni internazionali.

"Facciamo nostro e supportiamo questo invito alle istituzioni - ha commentato il Presidente di Fedespedi, Alessandro Pitto, - di rivedere le Linee Guida del Comitato IVA per portare chiarezza interpretativa alla normativa che disciplina il regime IVA per i servizi di trasporto internazionale. A seguito dell'emanazione della sentenza della Corte di Giustizia dell'Unione Europea (caso C-288/16) si è creta una spaccatura a livello di prassi nella UE tra Stati Membri che hanno mantenuto l'impostazione interpretativa previgente e altri Paesi che si sono orientati verso un impianto più restrittivo del regime di non imponibilità in linea con il nuovo dettato giurisprudenziale."

"Come sottolineato nella dichiarazione congiunta a livello europeo - ha proseguito il Presidente Pitto - gli effetti dell'interpretazione restrittiva della disciplina IVA insieme con l'assenza di chiarezza interpretativa e di mancanza di armonizzazione a livello EU comportano distorsioni dei traffici, costi e inefficienze lungo la supply chain, che aprono al rischio di frodi e penalizzano i flussi commerciali, la competitività del nostro export e delle imprese europee nel commercio internazionale e il Mercato Unico, cuore pulsante dell'Unione Europea."

"Come Federazione - ha concluso Pitto - ci allineiamo alla posizione condivisa dalle rappresentanze associative europee e confermiamo la nostra disponibilità a lavorare al fianco delle istituzioni in un confronto che favorisca uniformità e chiarezza interpretativa sulla disciplina IVA a beneficio della competitività dell'Unione Europea e del commercio internazionale."