Certamente uno dei campi di battaglia più frequentati da Anita, il Brennero. L’associazione di Baumgartner continua a protestare per il comportamento del Governo austriaco in barba ai diretti degli autotrasportatori provenienti dall’Italia.
Fiap allarga la questione a tutti i valichi, tornando a piè fermo sulla “Questione Alpi”.
Mettiamo insieme le proteste delle due associazioni, allineandoci sulle loro considerazioni.
Un panel molto forte
Partiamo da Anita e dal suo comunicato:
Le Associazioni dell’autotrasporto merci ANITA, FAI e FEDIT, insieme a Confindustria e ad altre sue componenti associative, presentano appello sul giudizio di irricevibilità espresso dal Tribunale europeo in merito al ricorso depositato dalle Associazioni sulle limitazioni unilaterali al transito stradale di mezzi pesanti imposte dal Tirolo lungo l’Asse del Brennero. Le Associazioni continueranno quindi l’azione legale avviata a livello europeo ritenendo che sussistano i presupposti giuridici per consentire ai privati di agire. In questo modo, si porrebbe fine alla reiterata violazione da parte dell’Austria dei principi di libera circolazione delle merci e sarebbe garantita una concorrenza equa tra i confini dell’Unione. Le Associazioni ritengono che l’operato della Commissione Europea in questa vicenda sia stato inefficace e, al tempo stesso, carente. Occorre, quindi fare immediata chiarezza.
La questione del ricorso dei privati, su cui decide il Tribunale europeo, va tenuta distinta da quella del ricorso di uno Stato membro, che invece è di competenza della Corte di giustizia. Va quindi chiarito che il pronunciamento è stato espresso dal Tribunale e non dalla Corte. A nostro giudizio, inoltre, la decisione del Tribunale si basa su criteri di giurisprudenza datati, senza tener conto delle sentenze più aggiornate da parte della Corte, che invece avrebbero accolto analoghe richieste da parte dei privati. Senza contare che il Tribunale non si è espresso sulla legittimità delle limitazioni. Per questi motivi le Associazioni presentano appello contro l’ordinanza del Tribunale che non limita l’azione dello Stato italiano di rivolgersi alla Corte di giustizia europea per chiedere l’apertura di una procedura di infrazione nei confronti dell’Austria.
Fiap non molla
Veniamo quindi alla nota di Fiap:
Anche solo l’annuncio di un ulteriore divieto di transito stradale o limitazione al traffico su una tratta, di lavori di manutenzione per un’altra, ovvero di una interruzione causata da un evento non programmato o indesiderato, se non una dichiarazione politica sull'argomento - come lo spinoso scambio tra il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini e la Ministra per l'Ambiente, l'Energia, la Mobilità e Innovazione austriaca Leonore Gewessler - possono riflettersi in modo devastante sulle attività industriali e i servizi connessi mettendo in forte difficoltà la competitività delle Imprese Italiane.
La “Questione delle Alpi” è un tema annoso rispetto al quale intervengono molteplici problematiche, tra le quali infrastrutturazione, ambiente, sicurezza, peculiarità territoriali che necessitano, certamente, di valutazioni e tutele ad ampio spettro, ma che non interessano unicamente il trasporto in quanto tale, bensì una ampia parte del Sistema Produttivo e Agricolo del Paese, nonché la sfera ambientale.
La FIAP, ritenendo che la “Questione delle Alpi” sia di rilevante importanza e sensibilità per il sistema Paese Italia, per il suo Made in Italy e non solo per il trasporto, ha chiesto ai Ministri delle Infrastrutture e dei Trasporti, delle Imprese e del Made in Italy, dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, che sia aperto, al più presto, un tavolo tecnico interministeriale di valutazione e discussione sul tema attraverso il quale, ponendo a fattor comune i contributi provenienti dai Ministeri coinvolti, Enti, Istituzioni competenti e Organizzazioni di Rappresentanza, in termini di conoscenze, analisi, valutazioni e prospezioni sulla capacità alpina, venga messa in evidenza la volontà e l’attenzione del Governo sulle problematica complessiva, ivi compresa la volontà di agire nelle sedi più opportune per evitare limitazioni e distorsioni del principio di libera circolazione delle merci - e delle persone - che è alla base della costituzione dell’Unione Europea.
"I toni aspri sull'argomento divieti al Brennero-Tirolo di queste ultime ore, testimoniano la necessità di una azione concreta, basata su analisi aggiornate di ogni elemento di influenza sullo scenario – afferma Alessandro Peron, Segretario generale FIAP. Trattasi, però, di una problematica, che non riguarda unicamente le ruote, bensì il sistema produttivo e dei servizi di tutto il Paese. Ecco perchè riteniamo opportuna la composizione di una tavolo più ampio, che auspichiamo venga convocato al più presto. Nel frattempo intensificheremo i nostri interventi anche a livello europeo, soprattutto attraverso il supporto dell'IRU e della sua Rappresentanza a Bruxelles, con la quale ci incontreremo prossimamente per un confronto sull'argomento Alpi nel suo complesso."