FERCAM ha rinnovato il "patto di filiera per la sostenibilità e l'impatto sociale" con Regusto, il primo portale per una gestione anti-spreco. La collaborazione consente di recuperare le rimanenze in magazzino, alimentari e non alimentari, nonché di arredi destinati a smaltimento, con l'obiettivo di promuovere il loro riutilizzo evitando lo spreco. Grazie a questa modalità, i clienti possono contribuire alla riduzione dell'impatto ambientale e al sostegno di comunità bisognose.
Accademia Italiana è una delle aziende clienti di questa partnership che ha mostrato grande soddisfazione, sottolineando l'efficacia del riutilizzo degli arredi donati per il beneficio di altri enti, il risparmio economico e l'impatto positivo sull'ambiente. Livia di Nardo, Campus Manager - Accademia Italiana Rome ha commentato: "La sostenibilità e l'economia circolare sono un valore fondante del nostro metodo di lavoro e sono temi trasversali che affrontiamo in tutti i nostri corsi. L'idea di poter fare un trasloco con uno smaltimento minimo e soprattutto che i mobili e le dotazioni che non utilizzavamo più potessero essere riutilizzati da qualcun altro ci ha appassionato sin da subito. La collaborazione con Regusto è stata poi molto semplice e davvero interessante e sicuramente inseriremo i dati sulla CO2 risparmiata anche all'interno del nostro report ESG".
L'ente non-profit destinatario di questa donazione è stato il Centro Educativo di Accoglienza e Solidarietà di Mentana (RM), il cui presidente Mauro Giardini ha riferito: "il Centro ha iniziato a compiere azioni di recupero di materiali destinati al macero sin dalla sua nascita e tra le prime azioni poste in essere ci fu il recupero dei personal computer del Consiglio Superiore della Magistratura nel 1998. Da quella data ad oggi il viaggio nel mondo della rigenerazione non si è mai interrotto. L'incontro con Regusto e successivamente con FERCAM, ha dato a questo nostro lavoro una nuova spinta in avanti, sistematizzando il processo, allargando la nostra rete e misurando ciò che stavamo facendo. Sicuramente raccontare che i materiali che ritiriamo rigenerano luoghi, persone e relazioni è emotivamente impattante ma sapere che in tre anni abbiamo recuperato 73.356 kg di materiale, equivalenti a 4.644 pasti, risparmiando 67.499 kg di CO2 ci inserisce in una nuova narrazione dove anche chi vive al margine contribuisce alla costruzione di un ecosistema sostenibile, inclusivo ed orientato alla produzione di benessere per tutti".