A Bari lo scorso 27 novembre si è svolto il “BioCH4 Forum”, congresso dedicato al biometano e al biogas organizzato da BFWE BolognaFiere Water&Energy ospitato dal Centro Congressi della Nuova Fiera del Levante.
Lorenzo Maggioni, agronomo esperto di biometano ha fornito una prima impressione sul settore agricolo. In Italia al momento operano oltre 2000 impianti biogas destinati alla produzione di energia elettrica con una potenza installata di circa 1400 MW.
Giovanni Perrella, Presidente Comitato tecnico consultivo biocarburanti del Dipartimento Energia Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, ha commentato: "Tra poco ci sarà un bando per l'acquisto di trattori a biometano con un incentivo molto sostanzioso, fino a 300 trattori a biometano che avranno, oltre a un grosso incentivo in conto capitale, anche la possibilità di utilizzare come autoconsumo il biometano prodotto dagli stessi impianti per i quali si potrà quindi prendere un ulteriore incentivo”. Lo stesso bando darà il via libera anche all’utilizzo di distributori mobili di biometano, per ora in forma gassosa.
"Il 16% della energia rinnovabile consumata nasce dai campi e dalle stalle – ha sottolineato Alfonso Cavallo, presidente di Coldiretti Puglia - offrendo un contributo strategico al fabbisogno regionale. Per combattere il caro bollette e ridurre la dipendenza energetica dall’estero è utile la valorizzazione delle biomasse agricole per la produzione di biocarburanti avanzati per il comparto energetico e bio-chemicals, oltre alla ricerca e promozione di colture per la produzione di cariche alternative per le green refinery. La promozione di reti energetiche alternative rappresenterebbe un contributo determinante alla transizione green ma anche per contrastare l’aumento dei costi per famiglie e imprese. In questo senso l’agricoltura gioca un ruolo strategico.”
Luca Lazzaro, presidente di Confagricoltura Puglia: "la digestione anaerobica rappresenta un pilastro strategico per il futuro dell’agricoltura, con ricadute positive in termini economici, occupazionali e ambientali. Tuttavia, per garantire continuità alle imprese agricole nella produzione di energia da biometano, è necessario intervenire sui provvedimenti normativi, adeguando tariffe e costi d’investimento all’inflazione e semplificando i criteri di sostenibilità. Solo così sarà possibile valorizzare appieno le opportunità offerte dal PNRR e rafforzare il contributo del settore all’economia circolare e alla transizione energetica.”