Per poter affrontare le sfide future, in particolare quelle che interessano l'anno in corso, le aziende possono avvalersi dello strumento di analisi C.A.S.E. (Controlling, Analysis & Strategic Entrepreneurship). C.A.S.E. è realizzato dagli esperti di finanza aziendale di Ratinglab, per contrastare lo scenario a cui andranno incontro nei prossimi mesi: sovraindebitamento delle PMI, aumento dei tassi bancari, implicazioni dalle guerre in atto, etc. Aiuta, quindi, gli imprenditori a prendere delle scelte consapevoli.
Secondo il report Cerved Pmi 2023 le piccole e medie imprese italiane hanno sperimentato un notevole cambio di scenario economico rispetto all'anno precedente, che era stato ampiamente positivo con un aumento del 6,1% nel fatturato. Il 2023 è stato contrassegnato da una netta inversione di tendenza, influenzata in particolare dall'impennata dell'inflazione, dagli aumenti ripetuti dei tassi di interesse e dalla nuova instabilità derivante dal conflitto in corso nel Medio Oriente.
Inoltre, la quota di debiti finanziari in capo alle Pmi a rischio passerebbe dal 7,6% al 9,9% nello scenario base e al 10,3% in quello peggiore (17% per le costruzioni, colpite dalla fine degli incentivi, che vedrebbero anche una contrazione dei ricavi: -1,8% nel 2023, -9% nel 2024, -3,6% nel 2025).
"La previsione del rapporto Cerved Pmi 2023 rispetto ai rischi a cui molte pmi andranno incontro in questo 2024 – ha commentato Valerio Vimercati, esperto di finanza aziendale e founder di Ratinglab,(in foto)- richiede un cambio di mindset dell'imprenditore: risanare l'azienda, o scegliere una linea di business parte da una gestione finanziaria che va verso l'ottimizzare delle risorse, l'anticipazione dei problemi rispetto a determinate scelte che si possono simulare rispetto allo scenario attuale e quello futuro".
"Si tratta di uno strumento di Analisi di gestione altamente customizzato, –ha proseguito Vimercati - L'obiettivo principale è ottenere una comprensione completa delle dinamiche aziendali al fine di prendere decisioni informate, identificare aree di miglioramento, e pianificare strategie future. Questo processo analitico fornisce una visione dettagliata che aiuta gli imprenditori e gli stakeholders a formulare decisioni strategiche per migliorare l'efficienza e la redditività complessiva dell'azienda."
Dopo la pandemia ci troviamo di fronte uno scenario macroeconomico complesso e instabile. Per questo motivo, l’imprenditore deve essere lungimirante e possedere gli strumenti utili per cogliere le opportunità di business che il mondo offre. In questo contesto si inserisce il caso di un colorificio che si è posto una semplice domanda “In quale area di business mi conviene investire?”.
Il colorificio, con un’importante esperienza nell’area strategica della carrozzeria e del legno, ha deciso da un paio di anni di diversificare il proprio business espandendosi anche nell’area strategica dell’edilizia. Approfondito il dato si rileva che l’area della carrozzeria era ampiamente in grado di generare valore. L’area strategica del legno raggiunge sostanzialmente il punto di pareggio ogni anno. Emerge con grande sorpresa che l’area dell’edilizia fin dalla sua apertura non è mai stata in grado di autosostenersi; questo comporta l'importanza di valutare l’impatto degli investimenti soprattutto in questa area.
L’imprenditore, con la sensibilità verso il suo mercato, e l’analista, definiscono un business plan triennale per comprendere quali investimenti, a quale prezzo e dopo quanto tempo la divisione edilizia sarà utile. Diventa, perciò, imprescindibile valutare l’impatto degli investimenti nell’area edilizia e, in generale, sull’intera realtà aziendale.
Il monitoraggio dei risultati garantisce, poi, di verificare se risultati e aspettative sono allineati. Nel caso in cui ci sia disallineamento diventa fondamentale in un momento successivo l’attuazione di azioni correttive. Gli strumenti di controllo di gestione consentono quindi agli imprenditori di controllare e monitorare le proprie scelte strategiche.