Brennero, la Commissaria europea Valean condanna i divieti austriaciFIAP promuove partecipa al tavolo di discussione specifico sui divieti al Brennero e sulla complessiva "Questione delle Alpi"






La Commissaria europea per i Trasporti Adina Valean ha condannato il comportamento del Governo austriaco sui divieti al Brennero.
La FIAP ha partecipato al tavolo di discussione a tal proposito dove si è parlato anche della "Questione delle Alpi". Il Segretario generale FIAP Alessandro Peron, lo scorso 28 giugnio Bruxelles, ha spiegato:


"La FIAP aveva chiesto all'IRU di organizzare un tavolo specifico sul tema, nella riunione del medesimo Comitato svoltasi lo scorso mese di marzo sempre a Bruxelles. Un momento durante il quale iniziare un confronto diretto sia con l'IRU stessa sia con le associazioni di altri paesi, proprio sul tema Brennero e, in modo più complessivo, delle Alpi. Le dichiarazioni del Commissario europeo Valean non potevano essere più opportune. Nel corso dell'incontro FIAP ha messo nuovamente in evidenza come i divieti ed i dosaggi al transito dei veicoli industriali, introdotti da tempo dall'Austria, e dal Tirolo in particolare, creino un danno all'economia del Paese Italia e all'Europa, considerando i livelli di import/export di materie prime e prodotti finali. E non solo al trasporto stradale. Quale supporto concreto e correttamente pesato del danno provocato, FIAP ha portato i dati contenuti nel recente rapporto prodotto da Uniontrasporti/Unioncamere. Un valore che ammonta a ben 250 milioni di euro/anno. Un valore che, purtroppo, pensiamo possa essere anche in crescita. Abbiamo anche illustrato come la Federazione si è mossa, ad oggi, per accrescere l'attenzione e l'interesse della Politica sui divieti al Brennero e sulla più complessiva questione delle Alpi. Tra le iniziative già intraprese, quella della richiesta della apertura di un tavolo interministeriale Trasporti, Industria e Made in Italy, Agricoltura e Ambiente, vista la criticità del tema ed i riflessi su ciascuna delle materie gestite dai rispettivi dicasteri. Ferme restando, in ogni caso, le azioni dirette a singoli Ministeri. L'opinione condivisa è stata proprio quella di proseguire con le azioni di lobby, anche interessando, nel caso italiano, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, e di approfondimento, ricercando un confronto ed un dialogo sempre più allargato con le Associazioni di altri paesi, soprattutto quelle attraversate dal Corridoio Scandinavia-Mediterraneo. In ogni caso - ha concluso Peron - è arrivato probabilmente il momento che la Politica utilizzi gli strumenti legali possibili a livello europeo, riaffermando, senza alcun dubbio, il principio della libera circolazione delle merci, e mettendo forte in evidenza il danno economico provocato. Sosteniamo, quini, pienamente, il ministro Salvini nel proseguimento delle azioni presso la Corte di Giustizia Europea, per far valere le ragioni del nostro Paese che subisce un notevole danno economico e da tempo."